La lotta diventa più stringente Si moltiplicano le attività di intelligence per combattere il fenomeno, e si rafforzano le sinergie…
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AICOM – Associazione Italiana Compliance – ringrazia codesta Autorità di Vigilanza per l’opportunità concessale, di poter partecipare alla consultazione in…
AICOM ringrazia codesta Autorità di Vigilanza per l’opportunità concessale, di poter partecipare alla consultazione in corso relativa allo schema delle…
“CORRUZIONE, CRIMINI FINANZIARI E REATI INFORMATICI: CONSEGUENZE ECONOMICHE E REPUTAZIONALI”
Moderatore Rossella Bocciarelli, Il Sole 24 Ore
Saluti e Introduzione
Roberto Aguiari, Università degli Studi “Roma Tre” e Consigliere AICOM
Claudio Cola, Presidente AICOM
“CORRUZIONE, CRIMINI FINANZIARI E REATI INFORMATICI: CONSEGUENZE ECONOMICHE E REPUTAZIONALI.”
Nell’attuale scenario è richiesto uno sforzo di efficienza, di trasparenza e di rispetto, non solo formale, delle regole, con conseguente sempre maggiore attenzione ai presidi normativi e organizzativi volti alla mitigazione dei rischi derivanti dai fenomeni di riciclaggio e corruzione.
“Funzione e sviluppo dell’arbitrato: dall’arbitrato amministrato all’ABF”. Lunedì, 30 giugno 2014 alle ore 15.00 presso la Sala Colonne LUISS Business School…
Il trust non sfugge ai controlli
14 maggio 2014 di Federico Andreoli e Angelo Busani / Il Sole 24 Ore
Un trust istituito all’estero è, spesso, l’ombrello protettivo sotto il quale sono posizionate attività finanziarie esistenti al di fuori dei confini nazionali. In questo caso ci si chiede quali siano le strategie da adottare, anche sotto il profilo di una possibile decisione di rimpatrio dei valori immessi nel trust.
Pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 14 maggio 2014 le norme che regolano, nel quadro della nuova Unione bancaria, il Meccanismo di vigilanza unico ed i poteri sanzionatori della BCE.
GIURISPRUDENZA DI MERITO: Swap: il contratto è valido anche se manca la bilateralità dell’alea
Il Tribunale di Milano si è recentemente pronunciato sulla domanda di nullità di un contratto di interest rate swap per difetto di accordo sull’alea, proposta dall’impresa attrice sul presupposto che “la banca, al momento della stipula” era certamente “in grado di determinare ex ante (sulla base del tasso forward) la tendenza al ribasso del tasso Euribor”.
Respinto il ricorso del Regno Unito in materia di cooperazione rafforzata
Il 30 aprile scorso, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha respinto il ricorso del Regno Unito contro la decisione del Consiglio dell’Unione europea che autorizza undici Stati Membri ad instaurare una cooperazione rafforzata nel settore dell’imposta sulle transazioni finanziarie (“ITF”).